Si tratta di una patologia molto frequente in tutti i tipi di cane, a volte caratterizzata da una zoppia lieve, con appoggio in punta di piede, ma sempre gravemente degenerativa. La chirurgia d’elezione per risolvere il problema è la TPLO (Tibial Plateau Levelling Osteotomy).
Prevede un’osteotomia della tibia per permettere una rotazione sagittale del piatto tibiale in modo da annullare le forze tendenti a generare uno spostamento craniale della tibia. L’angolo finale desiderato per il piatto tibiale (TPA) è tra 0 e 7 gradi con l’asse della tibia. L’osteotomia viene eseguita con una sega oscillante-rotante e poi una volta ottenuto l’angolo desiderato si stabilizza mediante l’inserimento di una placca mediale, appositamente studiata e modellata per questo intervento. Ne esistono di diverse marche e materiali, ogni paziente considerata la grande bio-diversità ha la sua ottimale.
Questa tecnica rappresenta una rivoluzione nell’approccio al paziente-cane con lesione del legamento crociato anteriore. Infatti non prevede alcuna sostituzione dello stesso. Questa visione “statica”, della stabilizzazione mediante sostituzione, è sostituita qui da una visione “dinamica”: l’annullamento di forze indesiderate grazie alla modifica della geometria del ginocchio. In sintesi è come se rendesse inutile l’esistenza del crociato craniale, in questo sta l’intuizione geniale che ebbe il Dottor Slocum nell’inventare e perfezionare la TPLO.
Ad oggi la letteratura mondiale è concorde sul fatto che le tecniche correttive come la TPLO, restano l’unica soluzione capace di dare risultati eccezionali su tutti i pazienti e su tutti i tipi di tibia.